Li abbiamo “scoperti” alle Olimpiadi di Torino del 2006, alle prese con quella pietra che scivola sul ghiaccio spinta o frenata grazie alle scopette che lisciano e plasmano il percorso. Gli atleti del curling hanno attirato subito la simpatia degli italiani. E qualcuno ha pensato di unire il gusto italiano al nuovo sport. Uno stilista e imprenditore biellese, Luca Lovero, che già aveva collaborato con la pallacanestro Biella, si innamora di questa curiosa disciplina nordica e inizia a disegnare felpe, giacche e pantaloni per gli atleti che la praticano. Ci crede talmente, da riuscire a diventare sponsor del campionato mondiale di curling di Cortina nel 2010. A Cortina Lovero incontra Arnold Asham, presidente di Asham, l’azienda canadese leader mondiale nell’abbigliamento e accessori per il curling. Il canadese rimane colpito dalle creazioni del biellese e gli propone di disegnare una linea di abbigliamento per Asham. Così è nata una collaborazione che dura anche oggi. Poi, quando Claudio Amendola (anche nel suo ruolo di regista) ha deciso di girare un film sul curling, “La mossa del pinguino” e ha cercato chi in Italia potesse fornirgli l’abbigliamento tecnico adatto, ha incontrato Luca Lovero. «Mi sono ritrovato a vestire attori italiani come Richi Memphis, Edoardo Leo, Francesca Inaudi, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari. Tutti insieme per il nuovo lavoro di Amendola. Una storia italiana molto divertente» racconta lo stilista. «Ho chiesto ad Asham se fosse d’accordo a supportarci in questa avventura e così ho vestito il cast con un abbigliamento di alta qualità, marchiato Asham e firmato da me». Luca Lovero non nasconde la sua soddisfazione: «Per me è stata un’occasione per avvicinarmi al mondo del cinema. E poi ho avuto il piacere di vedere i miei capi sul grande schermo ». Ha assistito alla prima del film al festival di Torino accanto agli attori protagonisti e sarà ospite di Amendola anche il 6 marzo a Pinerolo per l’anteprima della proiezione nella patria del curling italiano. Contemporaneamente verrà diffuso in tutte le sale italiane.
Articolo di MARIALUISA PACCHIONI
IL BIELLESE, 25 febbraio 2014